Non mi do cura di cercar ragioni...

 

Non mi do cura di cercar ragioni
agli strani smaniosi sensi
che quasi dalle cose escono, prendendosi di me
la più gran parte.

Movimento e quiete, rumori in pavidi silenzi,
solitudini, l’incontro con l’esterno
consento, ma senza che da loro si giustifichi
l’improvviso estraniarsi
che mi prende.

E linguaggi diversi da quelli delle labbra
parla il tuo corpo che se stesso narra.

Inciso cantilenante e antico
torpore e sapore d’amore e odorose
risposte essenze
scioglie.

Rivisitate pieghe del tuo corpo e risposte diverse
portano.
Confondono la coscienza di sé gli abbandoni
quando sinceri a volte
sopravvengono.

Sparire in te mi desta.
Tu, l’unica certezza che mi resta.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione