In un gruppo compatto, spalla a spalla...

 

In un gruppo compatto, spalla a spalla,
s’ergono i pini
e per la china minime mosse di animali incauti
smuovono sassi
rumorosi.

Cacciatori s’attardano nel fosso e, quasi immoti
come i cani,
di qua, di là, il solo capo volgono
smaniosi.

Lontanissime auto se ne vanno festanti,
gitanti,
lungo i ferrigni asfalti che so nella memoria
ma che l’occhio
fra le pieghe del bosco sperde.
Il noto rombo smuove l’aria, qui ancora
saporosa.

Un quadro ricompongo senza partecipare,
come vetro dipinto, fra la vita e le sue verità.
Pause come richiami contaminando vanno
ovunque.
Le pendici delle cime che inviolate lasciai, rimaste indietro
nella mia storia chiamano,
ma il tempo non mi è dato di tentarle.

Gli attimi
che senza amore ho abbruciato
per via
smuovono contro me un eterno
irreparabile sfaldarsi.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione