Se ne andavano le orme dell’animale...

 

Se ne andavano le orme dell’animale
uguali e diseguali
nel disegno riflettevo le soste
le incertezze
le voglie forti più della paura.

Una strada sicura e ripetuta
accosto ai terminali del campo
ai confinali
della vicina macchia
misteriosa vergine foresta che pulsa
d’essenze
e di ignoti microcosmi improvvisamente immoti
se passavo.

Ma quando andavo ai saturnali
delle mie solitudini
agguantandomi ad una foglia, specchiandomi
in un colore
ammalandomi d’amore
per chi non so, per chi è stato
o sarebbe
o non può più essere stato
avuto, posseduto, perso.

Seduto.
a rimaner seduto alleno il corpo
m’avvicino a un me immoto
sopprimendo i pensieri.

Eppure soltanto ieri ti sfiorai.

Un tuo sguardo in risposta mi combusse.

Prigioniero d'un Dio