Fummo qualcosa, in divenire incerto,
su bave traslucenti di utopie
che il tempo dosa nelle menti.
Mie certezze non veggo sopravvisse.
Credemmo poi qualcosa di colore rosso
come un’alba che annichiliva paure.
Senza vento riposa l’asta delle bandiere.
Rivoluzioni in sicure mura racchiudo.
In Dio credendo od in qualcosa d’oltre venni
e consumai con voi tutto il mio tempo.
La corrosa incertezza appesantendomi
per via mi prese presentendo le rese.
Pretesi da te qualcosa oltre di te
focalizzando ove non eri ch’ombra.
Ma seri patti e stima mi costrinsero
i desideri sfatti a pungolare.
Inconsumato, consumato resto.
Inconsumando.
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