Per ogni fase per ogni moto della vita
passa una strada
scelta spesso a caso;
per qualche luccicore d’ombra diverso
mi sono anch’io disperso
in inutili andirivieni pieni d’aria
di avvenimenti rimandati
di curiosità già conosciute e dimenticate
di parvenze e di fate
che gli occhi abbuiati non distinguono
dalle vere.
Di tutto questo scegliere
ripercorro mentalmente i passi
e più mi sforzo di ricordare e più mi appare
che i sensi seguano a mente
solo poche scelte
e dimentichino i viottoli fra i cespugli
che pure hai calcato
sudato
premuto dalla voglia di arrivare
di dipanare una vita tutta davanti aggrovigliata
lana morbida colorata
ammatassata.
Alla fine del gomitolo che non puoi disfare
ogni passo
ti appare una decisione sbagliata,
ogni istante hai decretato,
giudice e condannato, il tempo estraneo a cambiarti.
E ora voltarti è una pena.
La sera ti preme intorno e le penombre,
fatte troppo scure,
puzzano di vecchio non lavato.
Persino da te abbandonato.
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