Vorrei pensieri semplici, che mi venissero...

 

Vorrei pensieri semplici, che mi venissero
subito alla bocca.
Non spontanei, pensati, eppure
semplici
da capire e da dire.
Vocaboli comuni come è comune vivere,
parole senza costume e senza maschera,
sentimenti implumi del nascere
e divenire,
un concepire concetti armoniosi, non concitati.
Che vada dritto alle cose
e non di lato
che veda e abbia ragione, che conquisti
persone, senza concupirle,
senza annetterle.
Un parlare che non faccia male, anche ferendo,
che possa dare conforto, non lo smarrito
e smorto conversare.
Ma un parlare.
Qualcosa che ancora non so fare e che nessuno
mi ha insegnato mai.
Un volere essere puro ma immerso nelle cose,
uguale ma diverso, aperto e riservato,
forte e fragile.
Fare dell’impotenza una virtù
un mezzo che mi veicoli al vero.
Le sincere parole semplici, soltanto
quando affiorano
dall’acqua pura che alla brezza soggiace
del pensiero,
dire.
Senza ingannare.
Senza mistificare.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione