Altrimenti noi siamo da come...

 

Altrimenti noi siamo da come
ci fu imposto
o domandato. Per un solo peccato
ci perdemmo.
Ci manteniamo a stento entro limiti dati
di consuetudini e norme,
entro steccati di pagliuzze forate
di grate fatte con mollica di pane
che invitano
a non tenerne conto, a disfare.
Se ne va si sperde il succo di quello che non è stato
del decomposto. Alla ricerca di un posto
stiamo che ci tenga caldi
e in salute.
Prudentemente pretendiamo amore,
ma entro certi limiti, i confini disegnando
ognuno della sua libertà.

Per un solo peccato altrimenti siamo
da come potevamo.

Sfarfalla l’aria sull’olmo
a rincorrere se stessa fra le foglie che non si toccano
che fugacemente,
così facciamo noi, altrimenti subentra la paura.
Bussola, bussola della mente
che gira su un punto fisso, con lisi
e logorati tappeti che sotto i piedi
la nostra polvere non raccolgono.

E gira e gira e d’essere altrimenti
ti convinci.
Rivincite possibili non sono.
Il perdono è distante e inconoscibile.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione