Per innumerevoli gesti...

 

Per innumerevoli gesti
ripetuti si intervallano immagini che il cuore
brama ma non può avere
e mai possederà.
Malgrado tu ti neghi, tu dica no,
non invadente aspetto che all’orlo del mio nido
o tana o trappola
tu ti avvicini e cada.
Una strada tortuosa e lunghissima ti aspetta
poi
per arrivarmi. Io agguati non ne faccio.
Tu cercami, vedrai ti sfuggirò, per ragioni
che il cuore non capisce e che nemmeno
la mente sa. Ma ragioni.
I mutili pensieri vanno dicendo:
spera.
I brividi che l’ebbrezza della carne

non sono niente.
Voglio una resa senza alcun bottino
o saccheggio
o allori di vittoria.
Che tu mi dica: eccomi, mi basta.
Lontano, in fondo, dove non mi vedi
sto.
Colpevole peccato desiando.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione